Meglio investire nelle campagne "Pay per click" o lavorare sui fianchi dei motori di ricerca per riuscire ad ottenere un piazzamento grazie alle keyword inserite in modo strategico? Una domanda a cui spesso chi tratta di digital marketing è costretto a rispondere. La verità è che non esiste una risposta corretta: dipende dagli obiettivi che si hanno e da molte altre variabili, tra cui da non sottovalutare è la possibilità di investimento. Quello che però si può affermare senza dubbi è che una strategia integrata è nella maggior parte dei casi. Perché? È proprio quello che ci proponiamo di spiegare in questo articolo!

SEO e SEA: le definizioni

La prima cosa da chiarire è cosa sono SEO e SEA, due acronimi spesso sulla bocca di tutti, soprattutto nell'ultimo periodo, talvolta però impropriamente.

  • SEO. Sta per Search Engine Optimization che in italiano si traduce ottimizzazione per i motori di ricerca. In pratica è l'insieme delle strategie che hanno lo scopo di aumentare la visibilità di un sito internet. Di conseguenza ciò significa anche migliorarne la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca, detta in altri termini apparire nelle prime pagine di Google. Risultati "puri" o "organici", ovvero non ottenuti tramite il pagamento. Per farlo si attuano delle pratiche che riguardano la struttura del sito, il codice HTML, i link interni ed in uscita, ma soprattutto la qualità dei contenuti.
  • SEA. È l'acronimo di Search Engine Advertsing e consiste nel pagamento di annunci pubblicitari nel motore di ricerca e sui siti partner. Molto diffusa è anche la definizione "Pay per click": di fatto l'azienda o il sito che decide di fare SEA investe del budget per apparire nelle prime posizioni quando un utente digita una determinata parola chiave e quindi per ottenere più visite.

Lo scopo è quindi simile, ma in realtà SEO e SEA differiscono in tutto: investimento richiesto, tempistiche, pro e risultati finali.

Tutti i pro e contro di SEO e SEA

Come già sottolineato, non esiste un canale migliore di un altro: per qualcuno sarà preferibile investire in SEA, per altri l'opzione consigliata è la SEO. Dipende dalla disponibilità economica, dalle risorse a disposizione e soprattutto dagli obiettivi che si intendono perseguire. In questa fase si esamineranno alcuni aspetti determinanti nella scelta della strada da intraprendere.

  1. TEMPISTICHE. Ottenere "tutto e subito" è un desiderio di molti, difficilmente raggiungibile. Tra SEO e SEA non c'è dubbio che la via più veloce sia quella dell'advertising. Pagare per un click permette di ottenere traffico immediato sul proprio sito e anche informazioni interessanti sulle keywords più performanti. Una strategia SEA consente anche la modifica rapida di un annuncio se si vede che i risultati non arrivano. Al contrario il SEO è un'attività lunga e faticosa che deve obbligatoriamente passare per la qualità dei contenuti e un'attenta analisi delle parole chiave e dei competitor.
  2. POSIZIONAMENTO. Uno degli scopi delle strategie SEO e SEA è apparire nelle prime posizioni dei motori di ricerca quando si digitano delle parole e/o frasi. C'è da dire che normalmente in testa ci sono sempre degli annunci a pagamento, ma per stare là in cima l'investimento richiesto è molto oneroso. Senza dubbio però la SEA funziona molto bene e può pagare quando il target è locale, ovvero voglio promuovere un prodotto o servizio in una determinata area geografica.
  3. CREDIBILITÀ. Arrivare in cima alla Serp in modo naturale, e quindi servendosi di una strategia SEO, ha il vantaggio di suscitare maggiore fiducia nell'utente. Il sito che ottiene risultati organici è quindi giudicato solitamente più credibile e quindi converte di più.
  4. COSTI. Qui il confronto non regge: la definizione stessa delle due sigle mette in chiaro che il primo, SEO, è "gratis", ovvero non passa per il pagamento di una quota per click, la seconda, la SEA, essendo pubblicità richiede per sua natura dei costi. Va sottolineato come per adottare una strategia di marketing online non ci si può improvvisare e sperare di avere risultati: è necessario affidarsi a dei professionisti o ad una risorsa interna qualificata.
  5. CONTINUITÀ. L'ultimo aspetto fondamentale su cui si gioca la "battaglia" tra SEO e SEA è il mantenimento dei risultati ottenuti quando si interrompe una campagna. Nel primo caso i frutti della propria strategia non vengono vanificati nell'immediato, mentre nel secondo appena si chiude il rubinetto il picco è netto.

La naturale conclusione di quanto detto sin qui è che SEO e SEA non sono tra loro esclusive, anzi potremmo definirle complementari. Il SEO è decisamente più efficace quando voglio intercettare la domanda latente, mentre il SEA permette di essere più competitivi nel raggiungimento della domanda consapevole. Unire le due strategie significa quindi riuscire ad essere efficaci nel breve e ottenere un riscontro tempestivo, ma allo stesso tempo avere un ROI (Return on Investment) nel lungo periodo.