Una landing page o pagina di atterraggio è una delle metodologie più importanti per la generazione di contatti (chiamata anche lead generation). Si chiama pagina di atterraggio in quanto viene utilizzata come sito di destinazione per il traffico che proviene da specifiche campagne di Advertising a pagamento.In molti commettono l’errore di mettere in piedi delle campagne SEA utilizzando ad esempio Google Ads ed instradare il traffico verso la home page del sito oppure in specifiche sezioni.Questo comporta un serio abbassamento del tasso di conversione – ovvero della possibilità di trasformare una visita in un contatto.L’utente proveniente dall’advertising infatti non va lasciato libero bensì instradato all’interno di un contenuto assolutamente in linea con le sue esigenze e dal quale può ricavarne un beneficio immediato in cambio di una specifica azione (il più delle volte a costo zero) – come ad esempio lasciare la sua email, fare un mi piace su facebook, effettuare una registrazione al sito ecc…Una Landing page deve possedere alcune caratteristiche fondamentali

  • Deve essere perfettamente allineata con gli annunci ad essa collegati. Ad esempio se sto facendo degli annunci che parlano di arredamento per pasticcerie dovrò trovarmi in una landing che parla di pasticcerie e mi offre strumenti, curiosità o materiale utile a chi vuole arredare una pasticceria.
  • Deve possedere una e una sola CTA che invita l’utente ad effettuare una precisa azione in cambio di qualcosa specifico (come ad esempio un contenuto di valore sui segreti per avviare una pasticceria di successo)
  • Non deve permettere all’utente di navigare liberamente fra le pagine del sito
  • Deve seguire una precisa sequenza comunicativa – ricordiamoci infatti che un potenziale cliente potrebbe essere spinto da due grandi motivazioni: risolvere un problema o raggiungere un obiettivo,
    • nel primo caso perciò la sequenza comunicativa di una landing dovrebbe rispettare l’impostazione (problema – agitazione – soluzione) ovvero dimostro di conoscere il problema che intendo risolvere con il mio prodotto/servizio – amplifico il problema facendo capire al mio potenziale cliente quanto potrebbe diventare grave se venisse trascurato e alla fine propongo una soluzione. Attenzione il più delle volte la soluzione che vado a proporre non è il prodotto finale che voglio vendere, bensì il contenuto di valore che voglio offrire gratuitamente al mio cliente in cambio della sua email.
    • Nel secondo caso (per quegli utenti che vogliono raggiungere un obiettivo) la sequenza comunicativa sarà Obiettivo – Value proposition – Visione cioè dichiaro l’obiettivo che i miei prodotti/servizi gli faranno ottenere, amplifico il valore della mia soluzione, ed infine creo la visione di acquisto.

Elementi presenti in una Landing Page

Solitamente una landing page è costituita da:

  • Titolo, in linea con l’annuncio o lo scopo della landing
  • Sotto titolo che approfondisce il contenuto del titolo in maniera più verbosa
  • Bullets point (ovvero un elenco puntato che permette di mostrare a colpo d’occhio i vantaggi che l’utente otterrà nel lasciare il suo contatto o nello svolgere una precisa azione)
  • Una call to action semplice e diretta che lo spinge a svolgere una precisa azione
  • Un form da compilare dove lasciare i suoi contatti

Ad arricchire la lading potrebbero esserci foto, slideshow o persino dei video promozionali. Attenzione però che una landing page non deve essere troppo ricca o artificiosa, bensì semplice, chiara, immediata ed estremamente pulita anche a livello grafico.Anche le landing page fanno parte dei Tools messi a disposizione dalla nostra agenzia su tools.performarsi.it