Fare SEO con un LLM (Large Language Model) significa usare intelligenze artificiali conversazionali, come ChatGPT, Claude o Gemini, per attività strategiche e operative legate al posizionamento sui motori di ricerca. A differenza dei classici tool SEO (Semrush, Ahrefs, ecc.), i LLM non forniscono solo dati, ma generano contenuti, analisi semantiche, cluster di keyword e suggerimenti in linguaggio naturale.

Quali attività SEO può svolgere un LLM?

Ecco cosa può fare un LLM:

  • Ricerca keyword e varianti long-tail
    Dato un argomento, può generare liste di keyword correlate e suggerire ricerche long-tail in modo creativo, simulando le query reali degli utenti.
  • Analisi dell’intento di ricerca
    Classifica ogni keyword come informativa, commerciale, navigazionale o transazionale, aiutando a decidere quale tipo di contenuto creare.
  • Generazione di contenuti SEO-friendly
    Scrive bozze di articoli ottimizzati, titoli, meta description, call-to-action e microcopy ben strutturati, con uso naturale delle keyword.
  • Valutazione semantica
    Analizza i testi esistenti e identifica concetti mancanti o opportunità di approfondimento rispetto ai competitor.
  • Supporto tecnico e strategico
    Aiuta a scrivere codice SEO (es. Schema.org, markup FAQ), leggere log di crawl, generare redirect o suggerire link interni.

È meglio usare un LLM o un tool SEO tradizionale?

LLM e tool SEO a confronto

Funzione LLM (es. ChatGPT) Tool SEO (es. Semrush)
Generazione keyword Creativo, veloce, ma senza dati reali Basato su volumi e concorrenza reali
Intento di ricerca Analisi qualitativa, spiega i motivi Classificazione automatica, dati aggregati
Creazione contenuti Rapida, scalabile, naturale Linee guida, supporto, ma scrittura manuale
Dati SEO (volumi, difficoltà) Non disponibili (se non integrato) Precisi e basati su database reali
Analisi semantica Avanzata, contestuale, creativa Limitata alla co-occorrenza e clustering
Miglior utilizzo Ideazione e scrittura Strategia e decisioni basate su dati

In definitiva il modo migliore di fare SEO oggi è combinare LLM e strumenti tradizionali. L’uno fornisce creatività, velocità e flessibilità; l’altro dati affidabili e insight strategici.

Esempi pratici: come fare SEO con ChatGPT (o simili)

1. Scrivere articoli ottimizzati

Prompt:
“Genera una struttura H2/H3 per un articolo su ‘pulizia pannelli fotovoltaici’. Includi introduzione, guida passo-passo, FAQ e conclusione.”

Risultato: outline SEO-friendly pronto per essere sviluppato.

2. Ricerca keyword long-tail

Prompt:
“Suggerisci 10 keyword long-tail correlate a ‘hotel a Milano’ includendo varianti con quartiere e fascia di prezzo.”

Risultato: elenco con intenti e cluster pronti da validare su Semrush o Ubersuggest.

3. Piano editoriale SEO

Prompt:
“Crea un piano mensile con 8 titoli ottimizzati per un blog di cucina vegana. Includi keyword primarie e correlate.”

Risultato: strategia pronta per l’intero mese con titoli, keyword e target.

4. Ottimizzare l’intento delle pagine

Prompt:
“Per ciascuna di queste query, dimmi l’intento e suggerisci tipo di contenuto e titolo SEO ideale: ‘migliori scarpe trail’, ‘scarpe donna running ammortizzate’, ‘recensione Nike Pegasus 39’.”

Risultato: mappa keyword → contenuto → titolo → conversione.

Tool e piattaforme che uniscono SEO e intelligenza artificiale

Gratuiti

  • ChatGPT (GPT-3.5) – brainstorming, copywriting, analisi semantica.
  • Bing Copilot – risposta AI con fonti cliccabili, utile per research.
  • Claude (Anthropic) – contesto esteso, ottimo per analizzare testi lunghi.
  • Google Bard/Gemini – AI integrata nella ricerca Google, risposte real-time.

A pagamento (con AI e dati SEO reali)

  • Semrush ContentShake – unisce GPT con dati Semrush: articoli generati, ottimizzati e consigli settimanali.
  • SurferSEO + Jasper – generazione automatica di testi SEO su base dati SERP.
  • Frase – SERP analyzer + AI writer per copertura semantica completa.
  • NeuronWriter, KoalaWriter, Gremi – AI che analizzano SERP e generano articoli SEO-driven.

Il futuro della SEO: AI Overview, Perplexity e Answer Engine Optimization

Che cos’è l’Answer Engine Optimization?

L’AEO (Answer Engine Optimization) è l’ottimizzazione per i motori di risposta come Google AI Overview, Perplexity o Bing Copilot. L’obiettivo non è più solo posizionarsi tra i primi 10 link, ma essere citati nei box AI che sintetizzano risposte immediate alle query dell’utente.

Come fare AEO in modo efficace?

  • Risposte concise in apertura: inizia l’articolo con 2-3 frasi che rispondono alla domanda.
  • Struttura chiara con domande H2/H3: aiuta l’AI a estrarre le informazioni corrette.
  • Liste e paragrafi brevi: agevolano la lettura e la selezione da parte dei motori.
  • Markup FAQ e dati strutturati: migliorano l’indicizzazione semantica.
  • Keyword colloquiali e query complete: le AI favoriscono il linguaggio naturale.
  • Autorevolezza e citazioni: più il tuo contenuto è affidabile, più è citabile dall’AI.

I comportamenti degli utenti stanno cambiando?

Sì. Sempre più utenti:

  • Cercano con frasi complete o vocali
  • Ricevono risposte riassunte, senza cliccare
  • Interagiscono con chatbot per affinare la ricerca
  • Si fidano dei contenuti con brand riconoscibili e fonti autorevoli

Di conseguenza, la strategia SEO deve cambiare: contenuti utili, completi, sintetici e conversazionali vincono sugli articoli tradizionali troppo lunghi o dispersivi.

In sintesi: cosa cambia per chi fa SEO?

  • La SEO classica non basta più: va integrata con strategie AI-aware.
  • I contenuti devono essere machine-readable e human-friendly.
  • L’ottimizzazione per LLM e chatbot (AEO) diventerà sempre più importante.
  • Chi lavora con l’AI guadagna velocità, scalabilità e nuove opportunità.

5 cose da fare subito:

  1. Inizia a usare ChatGPT per le bozze e la ricerca keyword.
  2. Struttura i contenuti per rispondere chiaramente alle domande degli utenti.
  3. Sfrutta tools come ContentShake o SurferSEO per unire AI e dati SEO reali.
  4. Studia le risposte AI di Google e Perplexity: cerca di essere la fonte citata.
  5. Monitora l’evoluzione dei motori conversazionali: SEO e AEO si fonderanno.

Domande frequenti (FAQ)

Si può fare SEO con ChatGPT o altri LLM?

Sì. ChatGPT e altri LLM (Large Language Model) possono aiutare nella SEO generando contenuti, suggerendo keyword, analizzando l’intento di ricerca e creando piani editoriali. Non sostituiscono i tool SEO tradizionali, ma li completano con creatività e velocità.

Qual è la differenza tra SEO tradizionale e SEO con intelligenza artificiale?

La SEO tradizionale si basa su dati (volumi di ricerca, backlink, SERP), mentre la SEO con AI sfrutta modelli linguistici per generare contenuti ottimizzati e analisi semantiche. L’approccio migliore è combinarle per massimizzare strategia e produzione.

ChatGPT può generare keyword efficaci?

Sì, può suggerire keyword long-tail, sinonimi e varianti semantiche coerenti con il topic, ma non fornisce dati reali come volumi o difficoltà. Per questo è utile validare le proposte con tool come Semrush o Ubersuggest.

Quali sono i migliori tool per fare SEO con l’AI?

Tra i più efficaci ci sono:

  • ChatGPT + plugin SEO
  • Semrush ContentShake
  • SurferSEO + Jasper
  • Frase, KoalaWriter, NeuronWriter
    Questi strumenti uniscono AI generativa con dati SEO reali.

Cos’è l’AEO (Answer Engine Optimization)?

L’AEO è l’ottimizzazione dei contenuti per motori di risposta come Google AI Overview, Bing Copilot o Perplexity. L’obiettivo non è solo apparire nei risultati, ma essere la fonte della risposta che l’AI mostra all’utente.

Come si ottimizza un contenuto per l’AEO?

Per fare AEO:

  • Rispondi subito alla domanda
  • Usa titoli in forma di domanda (H2/H3)
  • Scrivi paragrafi brevi e diretti
  • Includi FAQ e markup strutturati
  • Usa un linguaggio naturale, simile a quello parlato

La SEO sparirà con l’intelligenza artificiale?

No. Cambierà. La SEO non sparirà, ma si trasformerà in SEO conversazionale e semantica, dove conta essere citati dalle AI. Il contenuto dovrà rispondere in modo preciso, affidabile e ben strutturato per restare visibile.